Dall’anno accademico 2020/21 l’Unimol propone nella sua offerta formativa il Corso di Laurea in Scienze e Culture del Cibo. Un’iniziativa che vede coinvolti tre dipartimenti universitari presso i quali il corso è attivato: quello di Agricoltura, Ambiente e Alimenti, quello di Medicina e Scienze della Salute e quello di Bioscienze e Territorio. Il corso è diretto dalla professoressa Mariasilvia D’Andrea, docente di Zootecnia Generale e Miglioramento Genetico, che lo ha progettato e che ne ha seguito la procedura di accreditamento.
Sarà proprio lei al Fuori Fiera a raccontare alla platea di Larino come per una volta il Molise ha saputo anticipare i trend accademici e del mercato del lavoro.
La Laurea in Scienze e culture del cibo è nata proprio dalla volontà di creare una nuova figura professionale che ora più che mai il mercato richiede. Le aziende agro-alimentari hanno bisogno di professionisti con un bagaglio di conoscenze variegate: l’agro-industria in particolare è sempre più orientata a produzioni capaci di rispettare le tradizioni gastronomiche italiane, ma allo stesso tempo attente alle innovazioni di prodotto e di processo, senza distogliere l’attenzione dagli effetti che il prodotto potrebbe avere come impatto sull’alimentazione e sulla salute dei consumatori. Per queste ragioni e in modo felicemente intuitivo il corso fin da subito si è indirizzato nei confronti non solo degli studenti universitari, ma anche delle aziende del settore agroalimentare. In particolare lo strumento del tirocinio tecnico-pratico ha un ruolo fondamentale affinché i laureandi possano integrare le conoscenze e le competenze imparate in teoria, grazie all’osservazione e alla diretta partecipazione ai processi che dovranno svolgere una volta entrati nel mondo del lavoro.
Le aziende che operano nel territorio potrebbero giovarsi di professionisti formati in modo multidisciplinare proprio nell’Università della regione, rafforzando la vocazione agro-industriale di Larino e della sua realtà produttiva.
Fonte: www.primonumero.it