Quali vantaggi produce per un territorio essere incluso dentro le Zone Economiche Speciali? E quali opportunità questa condizione giuridica offre alle imprese che decidono di insediarsi in quei territori? In Molise stiamo leggendo negli ultimi tempi notizie sugli investimenti realizzati da diverse multinazionali, come ITT e Momentive che hanno le loro sedi all’interno del Cosib. Le due aziende, infatti, hanno sfruttato proprio i vantaggi di velocizzazione burocratica e fiscali garantiti dal fatto che il Cosib rientra nelle ZES per poter investire oltre 100 milioni di euro nell’ampliamento degli stabilimenti produttivi.
Ma non tutti sanno che anche Larino ha diversi ettari inclusi nel perimetro regionale delle ZES. E allora forse sarà utile ascoltare il 13 ottobre al Fuori Fiera l’intervento di Gabriele Sepio, avvocato cassazionista con esperienza maturata presso grandi network internazionali della consulenza (Andersen, Deloitte, Ernst&Young) e già docente di diritto tributario presso l’Accademia della Guardia di Finanza, presso la Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione. Uno dei massimi esperti italiani di consulenza in materia giuridico-tributaria con particolare riferimento alla fiscalità d’impresa nei rapporti interni ed internazionali. Grande esperto anche di temi legati alla filantropia e agli enti del Terzo settore, nonché alle tematiche fiscali legate alla new economy e all’economia sociale.
Ha svolto e svolge, infatti, in qualità di tecnico, attività di redazione legislativa su numerose tematiche riguardanti l’economia sociale, come la legge n. 112/2016 (c.d. “dopo di noi”), la c.d. “legge antisprechi” (166/2016), il welfare aziendale ed altre disposizioni contenute in leggi di bilancio o decreti, con particolare riferimento alle tematiche fiscali.
La peculiare vocazione del territorio delle piane di Larino potrebbe differenziarsi dalla vocazione del Cosib meno orientata all’agroalimentare, portando a entrambi un valore reciproco. La produzione agroindustriale e la logistica legata all’agro-industria potrebbe essere un elemento distintivo per il territorio frentano. Informare le realtà imprenditoriali già presenti sul territorio sulle nuove opportunità e far conoscere il basso Molise anche a potenziali investitori nazionali e internazionali potrebbe essere una strategia utile per sostenere il PIL regionale e i livelli occupazionali.
Fonte: www.primonumero.it